Il Faircoin è una speculazione?
La speculazione è il prodotto della libertà, nel senso che c’è gente che crea servizi e gente che li compra e gente che li vende. Quindi, ogni mercato che è abbastanza libero per costruire questa struttura commerciale è soggetto al rischio di speculazione.
Le criptovalute, come ogni mercato non regolamentato basato sulla libertà, sono suscettibili alla speculazione. Detto in un altro modo, se tu apprezzi la decentralizzazione, devi essere consapevole che non è possibile che per un sistema monetario decentralizzato possa essere chiuso agli scambi in un mercato privato.
Puoi chiederti se l’Euro o il Dollaro sono speculazioni. Ebbene sì, ci sono molti Trader che speculano su queste monete a corso legale; non lo notiamo se tutta la moneta che abbiamo è la stessa che usiamo per fare spese ma quando abbiamo moneta in una valuta differente da quella più usata nella nostra regione, possiamo guadagnare o perdere valore.
La percentuale di guadagni o perdite in un mercato dipende dai volumi e dalla liquidità di tale mercato. Quindi i mercati con un alta liquidità, come quello Euro/Dollaro, hanno basse variazioni di prezzo. In questi mercati il modo per guadagnare o perdere molto è quello di investire molto. Altrimenti, nei mercati con volumi molto bassi, la possibilità di alte percentuali di guadagno o perdita sono maggiori. Visto da fuori, questo crea l’impressione che le criptovalute non siano altro che speculazione.
Detto questo, la persone che comprano o vendono per guadagni a breve termine hanno un effetto positivo per i mercati monetari a bassa liquidità, perché facilitano l’accesso (in entrata o uscita) alla gente che usano quella valuta per usi pratici (come comprare o vendere beni e servizi, o aiutare a conservare il valore di una valuta attraverso il risparmi a lungo termine). Questo tema resta ancora una questione controversa in ambienti anti- e post-capitalisti.
Infatti, una moneta come il Faircoin necessita di avere bassi volumi all’inizio in modo da avere un alti volumi di accettazione in futuro.
Quali vantaggi ci sono chi vuole partecipare?
Ce ne sono molti! Verrai coinvolto in un grande e partecipatorio sforzo per migliorare diverse cose in questo mondo imperfetto
Ognuno ha un ruolo qui e può contribuire a renderlo possibile. A seconda di come siete interessati a partecipare, potresti avere differenti tipi di ricompense, ad esempio:
– Se sei stato coinvolto in alcune attività attraverso una commissione, potresti essere ricompensato in Faircoin ( e in futuro, Faircredit ) che puoi risparmiare o spendere. Il modo in cui la cosa sarà organizzata è ancora in discussione nel Consiglio Ecosistemico.
– Se sei stato coinvolto nella vendita di prodotti o servizi nel FairMarket (il futuro mercato online ) puoi lavorare per te stesso ( o aiutare a sostenere i tuoi preesistenti affari personali )
– Se sei stato coinvolto in un futuro progetto correlato ai beni comuni globali forse potresti ricevere una parte dei Faircoin donati a questo progetto…
Queste e molte altre opzioni verranno definite in futuro.
FairCoop ha uno status giuridico e/o struttura? In caso affermativo, che cosa è e se no, perché no?
Anche se utilizza il nome “coop”, è più un alleanza che incorpora cooperative. È un po come chiedere “chi è il proprietario del Occupy Movement?” Il progetto è ancora in corso e dipende dal processo di partecipazione che è aperto, pubblico e disponibile alla lettura qui sul sito di Fair.Coop. Possiamo davvero dire che l’intero sito web è l’atto costitutivo.
Chi decide come distribuire i fondi ? Quali sono le organizzazioni e i collettivi che beneficeranno di questi fondi?
A chi andranno i fondi non fa parte delle decisioni team promotore. L’Identificazione dei potenziali benefattori varrà svolta attraverso un processo democratico che coinvolgerà tutta la cooperativa: Ognuno dei differenti Fondi è co-amministrato dal Consiglio e funziona in associazione con gli altri Fondi, nonché l’intera comunità costruita intorno alla Fair.Coop.
I tipi di organizzazioni con cui vogliamo lavorare saranno quelle che potenzialmente potrebbero generare una produzione tra pari nel piano materiale, come un beneficio dalla conoscenza condivisa maturata dalla coop. Vogliamo anche concentrarci sui progetti che non hanno i mezzi necessari per consentire questo tipo di produzione tra pari.
Altri esempi includeranno processi strategici che potrebbero aggiungere più valore ai beni comuni globali. Progetti che, da soli, forse non avrebbero la capacità di connettersi a questi livelli per contribuire con le loro conoscenze. Progetti che inoltre beneficeranno del supporto morale e materiale di una comunità globale nel caso venissero attaccati da interessi ostili. Nel complesso, Fair.Coop aumenterà durevolezza di questi progetti.
Più che nominare organizzazioni specifiche, siamo molto aperti agli altri in modo che chiunque possa partecipare alla co-creazione e al continuo sviluppo di Fair.Coop.
Siamo molto aperti al potenziamento del Global South per aumentare la sua capacità di recupero. Mentre c’è una innegabile verità geografica nel dire “Global South (Sud Globale)”, ci riferiamo anche al 99% indipendentemente dal luogo in cui si può risiedere.
Come posso cooperare?
Un gruppo di interessati o un individuo innanzitutto possono unirsi al nostro social network e controllare le squadre di lavoro e le varie commissioni. Fair.Coop, nonostante la tecnologia è umana in sostanza.
Per ulteriori dettagli sui modi per partecipare, consultare la pagina apposita su Fair.Coop /ways-to-participate/
Infine, sentitevi liberi di chiedere direttamente alla gente già coinvolta nel network qualsiasi cosa riguardo al vostro coinvolgimento.
Perché così tanti Consigli?
C’è un Consiglio per ogni fondo creato, il che significa anche una sola comunità – esistente o potenziale – da sviluppare per ogni Consiglio.
Questo è un modo organizato per decentralizzare le decisioni chiave nella Fair.Coop. Pertanto, non c’è un’istituzione unica abilitata a decidere tutto ma piuttosto, differenti Consigli che sono simultaneamente correlati a tutti quelli coinvolti in Fair.Coop, per agire e prendere decisioni insieme.
Qual è il coinvolgimento della CIC nel progetto? Il CIC è la forza trainante dietro Fair.Coop e Faircoin?
Molte delle stesse persone sono coinvolte con Fair.Coop ma la CIC come entità non è il leader o il motore del progetto. La CIC è un esempio di una collettività legata alle realtà bio-regionali locali, e ce ne sono molte altre nel mondo, che vengono unite da FairCoop.
La CIC deve essere considerata come un partecipante locale in più e uno dei molti veri “peer” nel network P2P che sta costruendo la FairCoop globale.
Possono FairCoop e Faircoin funzionare davvero su scala globale ? A cosa potrebber assomigliare?
Infatti, Fair.Coop non può che essere globale. É stata specificamente progettata per essere globale – per questo motivo, la chiamiamo la Cooperativa della Terra. Non è un progetto locale su larga scala. Uno degli obbiettivi chiave di Fair.Coop è di facilitale la costituzione un ente globale di conoscenza, capace di generare un impatto locale concreto.
Ad ogni modo, potremmo fare una distinzione tra due serie di meccanismi che sarebbero prodotti da Fair.Coop: globale e locale. A livello locale ci piacerebbe vedere, meccanismi specializzati e conoscenze che, a loro volta, alimenterebbero un’economia della conoscenza globale aperta che comprenderebbe, tra l’altro, dati preziosi e strumenti monetari ed economici. Questa sarebbe la relazione bidirezionale, entrambe le parti nutrirebbero l’un l’altra beneficiandone a vicenda.
Qual’è la visione a lungo termine per FairCoop?
La nostra visione a lungo termine è di creare mezzi per costruire un nuovo sistema sociale ed economico basato sulla cooperazione decentralizzata, bypassando la necessita degli stati nazionali e delle banche centrali. A breve termine, stiamo cercando di creare uno spazio per una reale economia collaborativa orientata al bene comune, generata reciprocamente da dei progetti su scala mondiale e destinata all’umanità nel suo complesso. Stiamo raggruppando la somma della conoscenza distribuita tra i diversi collettivi per un impatto coesivo.